📎 RAPPORTO: L‘EURO COMPIE VENT’ANNI

Il 1° gennaio 1999, con diffuso e profondo entusiasmo, vedeva la luce l’euro, che sarebbe entrato effettivamente in circolazione tre anni più tardi. Il consenso nei confronti dell’Europa era ai massimi livelli di sempre; la moneta unica costituiva una speranza. Tre mesi dopo si celebrava il primo Forum Confcommercio-Ambrosetti, presso Villa d’Este, a Cernobbio, sul lago di Como. Oggi si è impegnati nella ventesima edizione del Forum, presente ogni anno salvo il 2006: un appuntamento che ha acquistato rilievo per la cultura, per l’economia, per la comunicazione
politica. Tra due mesi si andrà a votare per le elezioni europee, in uno scenario stridente con quello di vent’anni fa. Si va a votare per cambiare l’Europa, secondo alcuni; per seppellirla, secondo altri.
In quest’occasione è parso naturale descrivere in modo sintetico gli ultimi due decenni di Europa e di euro.
Nello scritto, la persistente, sfumata, oscillazione tra Unione europea ed euro è voluta: l’euro è più di un collante per il progetto europeo; sebbene in rallentamento, continua il processo di adesione alla moneta unica1 , che conta già oggi per il 72,8% del PIL dell’Ue e il 66,7% della
popolazione europea. Resta netta l’impressione che senza euro non esisterebbe – non esisterà – alcuna Unione. Come nella consuetudine dell’Ufficio Studi Confcommercio (USC), le considerazioni hanno natura prevalentemente quantitativa, basate sulle evidenze empiriche ufficiali. Solo sullo sfondo compare qualche suggestione non strettamente economica.