COMMENTI | CONFCOMMERCIO PROFESSIONI CHIEDE INDENNIZZI E MORATORIE PER TUTTI I PROFESSIONISTI COLPITI DAGLI EFFETTI DELL’EMERGENZA SANITARIA

Nell’ambito del convegno online “Professioni tra emergenza e rilancio”, organizzato da Confcommercio Professioni, l’Ufficio Studi di Confcommercio ha realizzato un’indagine sulla situazione e sull’evoluzione delle professioni non ordinistiche presentata dal direttore Mariano Bella. Il convegno è stato l’occasione per chiedere interventi economici per il sostegno e il rilancio del settore.

Confcommercio Professioni ha elaborato un documento di proposte in cui chiede al Governo, in primis, indennizzi e moratorie fiscali e contributive per tutti i professionisti colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria; accesso alle misure per competitività, innovazione e digitalizzazione delle Pmi; promozione e sostegno ai servizi professionali e alla formazione; un nuovo welfare per i professionisti.

Anna Rita Fioroni, Presidente di Confcommercio Professioni, commentando i dati dell’indagine, ha sottolineato il «bisogno di politiche su misura per il lavoro autonomo professionale che, come emerge dalla nostra ricerca, può continuare a creare nuova occupazione. In questo momento va sostenuta la sopravvivenza delle attività con interventi mirati e immediati, ma per il futuro occorrono autentiche riforme strutturali che favoriscano la competitività a garanzia della scelta di autonomia e indipendenza di ogni professionista».

Ai lavori del convegno, che si sono aperti con l’intervento del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, hanno partecipato Marco Leonardi, Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze e Francesca Puglisi, Sottosegretaria di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che hanno sottolineato le difficoltà del settore dei liberi professionisti ed in particolare per quelle filiere che hanno subito sia direttamente che indirettamente i danni delle chiusure. Dalla cultura al turismo, fino ai lavoratori dello spettacolo e a quelli che lavorano nell’ambito degli eventi, delle fiere e dei congressi.

«La crisi è principalmente di offerta – ha detto Leonardi – e il dovere principale del pubblico è tenere in piedi le attività produttive, compresi i piccolissimi, dopo si può sostenere la domanda. Ci sono tante misure che saranno ancora prese, ma dubito che si tornerà ai sussidi a pioggia, i 600 euro a tutti vorrebbe dire lockdown totale, invece la strategia e ristori mirati con lockdown parziale». «I ristori – ha osservato Leonardi -vanno allargati agli autonomi, così come riforma degli ammortizzatori».

«Per quello che riguarda il mio ministero – ha detto Puglisi – stiamo lavorando alla riforma degli ammortizzatori sociali. Stiamo pensando ad un sistema di tipo assicurativo». «Questa crisi ci ha insegnato che dobbiamo trovare uno strumento diverso, un sistema di addizionali per creare un fondo che sia fruibile da tutti e anche dai lavoratori autonomi».