I SALDI ESTIVI PARTONO CON UNA SETTIMA DI ANTICIPO: VIA LIBERA DELLA REGIONE DA SABATO 25 LUGLIO



Dietrofront dopo la scelta a livello nazionale di posticipare l’inizio degli sconti ufficiali al primo agosto. Angelucci, presidente provinciale di Federmoda: «Il nostro Consiglio ne aveva chiesta la sospensione». Preoccupa il poco tempo a disposizione dei negozianti per organizzarsi

 

VARESE 22 LUGLIO 2020 In seguito al provvedimento assunto da altre regioni italiane, la Lombardia ha deciso di anticipare la data di inizio dei saldi, inizialmente stabilita a livello nazionale sabato 1 agosto. Anche in Lombardia, pertanto, i saldi estivi partiranno sabato 25 luglio.

Il via libera è arrivato nella giornata di oggi, autorizzato dalla giunta regionale all’interno della quale l’assessore Alessandro Mattinzoli ha presentato l’istanza.

Giorgio Angelucci, presidente di Federmoda Varese, prende atto della decisione assunta, cogliendo però l’occasione per ricordare quella del consiglio da lui guidato che, all’unanimità, aveva optato per l’ipotesi di sospensione totale dei saldi fino alla fine dell’anno, indicando come alternativa il posticipo di un mese, senza il vincolo dello stop a qualsiasi tipo di sconto o promozione nei 30 giorni precedenti. A livello regionale e nazionale la scelta è poi ricaduta su quest’ultima alternativa, salvo il ripensamento di queste ultime ore.

Sempre Angelucci, a nome di Federmoda Varese, fa presente la non facile gestione e organizzazione dei saldi con un preavviso di sole 36 ore. Tempi strettissimi che rischiano di avvantaggiare, ancora una volta, le grandi catene di vendita.

La regolamentazione

Da sabato 25 luglio varrà di conseguenza la tradizionale regolamentazione in vigore nel periodo dei saldi. In breve, è obbligatorio esporre accanto al prodotto il prezzo iniziale e la percentuale del ribasso; i prodotti in saldo devono essere separati da quelli in vendita a prezzo normale; è obbligo da parte del commerciante fornire informazioni veritiere in relazione agli sconti praticati; il consumatore può richiedere il cambio o il rimborso di un prodotto difettoso.