⚠ LA RISTORAZIONE CON CONSEGNA A DOMICILIO E’ CONSENTITA. ECCO COME EFFETTUARLA
Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe chiarisce: Questa attività può essere svolta, non sono previste sanzioni. Un servizio con importanti risvolti di carattere sociale.
VARESE 13 MARZO 2020 La ristorazione con consegna a domicilio (delivery) è consentita, lo chiarisce il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Varese, Giordano Ferrarese. È però obbligatorio rispettare le norme igienico-sanitarie, sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Norme che la Federazione italiana pubblici esercizi e Assodelivery si impegnano, in collaborazione tra loro, ad assicurare. Anche e soprattutto a garanzia di un servizio che in questo particolare momento riveste anche un ruolo di carattere sociale: sono infatti molte le persone, soprattutto anziane, che non possono uscire a fare la spesa e per loro il potere avere cibo e pasti recapitati a casa è davvero importante.
Ferrarese, rivolgendosi ai quasi 2000 associati di Fipe in provincia di Varese, specifica che l’ultimo Decreto a firma del premier Giuseppe Conte non vieta l’attività di delivery.
Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che dovessero decidere di esercitare (o di continuare ad esercitare) tale attività, possono farlo e non potranno essere in alcun modo sanzionati. Le consegne possono essere effettuate da ogni singolo esercente in proprio, utilizzando una piattaforma di delivery. È però fondamentale, come previsto dalle disposizioni ministeriali in vigore, che ogni spostamento venga effettuato in possesso del modulo di autocertificazione, appositamente compilato per ogni singola consegna.
Il presidente Ferrarese coglie l’occasione per chiarire un altro punto del DPCM, quello relativo al proseguimento dell’attività dei bar-tabacchi.
Per questi esercizi, resta vietata l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Una precisazione probabilmente non necessaria, perché siamo certi che il senso di responsabilità, mostrato da tutti gli esercenti in questo periodo di emergenza sanitaria, sia la maggiore garanzia possibile per il rispetto delle necessarie imposizioni.