SERVIZI | FEDERMODA ALZA LA VOCE: «NON SIAMO FANTASMI»
«Non siamo fantasmi». È il grido di Federmoda Confcommercio che, a nome del settore abbigliamento e calzature, chiede considerazione da parte del governo.
La locandina condivisa con gli associati della Federazione, ai quali si chiede tutti assieme di alzare la voce, ha lo scopo di ottenere aiuti a fondo perduto, come previsto dal Decreto Ristori per altre categorie.
Questo il grido d’allarme: «A seguito dell’impatto dei Decreti del Presidente del Consiglio, i negozi di moda non vogliono sentirsi “FANTASMI” agli occhi delle Istituzioni. Il settore moda, importante pilastro dell’economia nazionale, è in grave crisi. Federazione Moda Italia-Confcommercio stima una perdita complessiva di 20 miliardi di euro di consumi nel solo dettaglio moda a fine anno, con la chiusura definitiva di 20 mila negozi in Italia e conseguente ricaduta sull’occupazione di oltre 50 mila addetti. Però siamo FANTASMI. Nel senso che sembra che le Istituzioni non si accorgano dei gravi danni subiti dai negozi di moda che vivono di collezioni stagionali ed hanno investito ingenti capitali (centinaia di migliaia di euro) in prodotti che rischiano di restare fermi sugli scaffali».
I negozi che chiedono aiuto alle istituzioni, sono pronti ad assumersi tutte le responsabilità del caso, «perché se non ci farà chiudere una norma, ci farà chiudere il mercato».