«Bisogna rafforzare decisamente Le risorse destinate ai ristori per imprese e partite Iva, anche al di là di quanto previsto dal decreto». Questa la posizione di Confcommercio a commento del Decreto Sostegno approvato dal Governo Draghi venerdì 19 marzo.
Approvato dal Governo il Decreto Sostegno. Manovra da 32 miliardi complessivi, con contributi alle imprese (senza più il vincolo dei codici Ateco) e per le partite Iva e i liberi professionisti (per la prima volta presiti ristori anche per gli autonomi iscritti agli Ordini professionali).
Un bacino di oltre 2,7 milioni di lavoratori e di oltre 530mila imprese: è il peso del sistema lombardo del commercio e del terziario che con l’adesione di Confcommercio e di Federdistribuzione alla campagna anti-Covid della Regione Lombardia può dare una importante spinta alla somministrazione dei vaccini.
Il presidente provinciale della Federazione pubblici esercizi commenta il servizio di denuncia di Striscia la Notizia: «Siamo per il rispetto delle regole e soprattutto delle misure anti Covid. I trasgressori sono pochi e non sono solo nel Varesotto»
Sono previste numerose deroghe per le aperture degli esercizi commerciali in zona rossa. L’elenco delle attività che posso tenere alzata la saracinesca è disciplinato…
Emergenza Covid-19, così Confcommercio dopo il via libera al nuovo Decreto-legge da parte del governo.
Lombardia in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo. La conferma arriva dal governatore Attilio Fontana, in attesa dell’ufficialità che sarà sancita dall’ordinanza a firma del ministro della Sanità Roberto Speranza.
La campagna vaccini anti-Covid esce dagli ospedali dopo l’apertura, ieri nel capoluogo ligure, del primo centro vaccinale extra-ospedaliero in Italia messo a disposizione da Ascom-Confcommercio Genova e aperto grazie a un’intesa tra l’associazione e il sistema sanitario regionale.
Nonostante i saldi, l’andamento delle vendite di quest’inizio d’anno ha registrato un calo del 41,1% a gennaio e del 23,3% a febbraio, senza lasciare spazi a segnali di recupero rispetto alle enormi perdite del 2020.
Non solo indennizzi, ma anche «più credito e per questo occorre intervenire a livello europeo per evitare che si riducano i finanziamenti alle piccole e medie imprese»
